Prima o poi doveva capitare. Sapevamo da anni della malattia di Steve Jobs ed era inevitabile che giungesse questo momento. Per qualche strana ragione, l’addio di qualche mese fa alle cariche dirette, l’assenza con la sedia vuota dell’altra sera, le foto rubate della cena di Obama mi avevano fatto costruire il quadro di un addio imminente.
Non potevo pensare a Steve Jobs che cedeva i suoi “titoli” solo per fare un piacere agli analisti finanziari. Ho sperato, leggendo un articolo che lo descriveva come ugualmente attivo, che fossero impressioni sbagliate e che la mossa fosse davvero prettamente strategica, ma le notizie ci dicono che purtroppo non era così.
oggi il mondo intero scriverà di Steve Jobs, non ho né titoli né competenza per sostituirmi agli esperti. Oddio, commenteranno la sua dipartita anche quelli che hanno cominciato ad argomentare di Mac solo perché faceva figo e i computer bianchi erano belli. Quelli che non si sono nemmeno accorti che i computer bianchi praticamente non ci sono più, ma cosa volete farci?!? io li condannerei a 20 anni di galera per sfruttamento della passione altrui, ma per fortuna loro le leggi non le faccio io… 
per me è un lutto vero. Ho messo l’iPhone in un cassetto e scrivo questo pezzo con il netbook. Oggi la tecnologia Apple si ferma in segno di rispetto, quello che è doveroso nei confronti di un visionario, di un uomo che ha immaginato un mondo diverso, una vita resa più semplice dalla tecnologia e dalla diffusione della stessa a tutti i livelli.
Apple può piacere o meno, i prodotti possono incontrare il gusto di un utente, oppure no. Ma il livello di innovazione e semplificazione che rappresentano sono lì da vedere. C’è chi risponde: lo ha fatto per i soldi. Certo. Anche Bill Gates, solo che Steve Jobs ci lascia l’iPhone, BIll Gates Windows vista. Non per aprire il derby di sempre, ma c’è una bella differenza.
Esiste un altro visionario a livello di Steve Jobs? Forse c’è, ma al momento non lavora per Apple. (mio modesto parere).
Oggi sento un velo di tristezza quasi inspiegabile, il papà di tanti pezzetti della mia vita non c’è più; nell’ecosistema di Apple è inserita anche l’ammirazione per un uomo straordinario, che diceva “perché quelli che sono pazzi a sufficienza per pensare di cambiare il mondo, sono quelli che ci riescono”