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Qualche dubbio

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come molti dei miei ascoltatori sanno, non sono un supporter di questo governo. ma nemmeno dell’opposizione. Non sono un tifoso della politica. Guardo le cose e mi faccio un’opinione, spesso mi faccio domande. in questi giorni sono un po’ basito da tutta la vicenda Tarantini e dal comportamento della procura di Napoli.

I fatti sono così bizzarri che stanno facendo sorgere il dubbio che il cavaliere abbia (anche se in minima parte) qualche ragione. I giudici di Napoli hanno indagato su Tarantini con Berlusconi come vittima. Hanno intercettato gli indagati ben sapendo che avrebbero parlato con Berlusconi. Quindi hanno intercettato il primo ministro senza le dovute autorizzazioni.

Io non so se sia giusto che il mio telefono possa essere intercettato in qualunque momento, mentre per il premier ci vuole l’autorizzazione del parlamento, ma queste sono le regole.

I giudici di Napoli hanno cominciato la loro indagine e hanno arrestato Tarantini. (che non mi è simpatico, sia chiaro). Il signore in questione penso abbia fatto un mese di carcere. Nel frattempo le intercettazioni sono arrivate sui giornali, la procura colabrodo di Napoli ha fatto trapelare anche il numero dei capelli della Sig.ra Nicla.

Poi dopo un mese si scopre che la procura ha “sbagliato capo di imputazione” e che il sig. Tarantini non ha alcuna colpa, anzi, forse è una vittima, in ogni caso va scarcerato. Con tante scuse.

No, dico, ma stiamo scherzando?!? Adesso siamo tutti acciecati dall’odio per la politica e il disprezzo per la casta, ma se fossimo più lucidi saremmo allucinati dal comportamento della procura di Napoli, dove guarda caso opera quel John Woodcock già protagonista della strampalata inchiesta sulle veline. Quella durante la quale hanno preso il savoia (che non ci piace tanto manco lui) e gli hanno fatto fare una tradotta notturna su una fiat punto dalla svizzera a potenza per chiedergli se andava a puttane (a milano!)

in questo caso hanno incarcerato un uomo per un mese, che non è certo uno stinco di santo (ma l’antipatia non è ancora un reato), per poi liberarlo perché in realtà l’imputazione è sbagliata e le cose non erano proprio andate come si pensava. Forse.

Siamo un paese di tifosi, per cui siamo poco lucidi nella valutazione delle cose, perché oscurati dalla “fede” che non per niente è cieca. Ma se fossimo più distaccati saremmo un po’ allarmati da questo tipo uso disinvolto della galera, che guarda caso scatta solo per questo tipo di situazioni (molto politiche) mentre per chi devasta gli stadi o guida drogato la mano è sempre molto diversa.

siamo sicuri che è questo il paese che vogliamo?


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